Censimento 2017 Cave di S. Polo

Zona Umida IWC
Cave di S. Polo Brescia
( secondo codifica ISPRA BS0901 / Coordinate 45.29N10.15E )

Redazione Carlo Chiari
GRUPPO RICERCHE AVIFAUNA ( GRA )
LIPU sezione di Brescia

Fotografie e testi di Carlo Chiari

Elenco rilevatori:
Carlo Chiari, Cesare Pasetti, Roberto Barezzani, Gabriele Romanenghi

INDICE:

• Introduzione e metodi
• Check-list delle specie censite
• Raccolta fotografica
• Mappa delle Cave di S. Polo
• Cava Faustini Nord / Lavori di riassetto
• Bibliografia

Introduzione e metodi
Nel gennaio 2017 il Censimento degli Uccelli Svernanti nella Zona Umida IWC – Cave di S. Polo – Brescia, si è svolto nei giorni compresi tra il 9 e 24, così come stabilito a livello nazionale dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) per il censimento degli uccelli acquatici.
Questa ricerca si è svolta in questa vasta area per il 15° anno. Contemporaneamente, questo importante programma di monitoraggio, si è svolto in 143 nazioni in tutto il mondo. Come per gli anni precedenti, alle Cave di S. Polo, si è provveduto a censire e contare tutte le specie di uccelli presenti, comprese anche quelle che non necessariamente sono legate agli ambienti umidi.
Le Cave di S. Polo rappresentano, nonostante la costante perdita di aree verdi, una importante flyway migratoria per molte specie di uccelli.
Tra le specie interessanti da segnalare in questa indagine: il 1° svernamento di uno Svasso piccolo ed una Gavina in breve sosta (2°oss. alla Cava Nuova Beton Sud), la presenza di 5 Pavoncelle (Cava Gaburri – Odolini), assenti nell’area dall’inverno 1999-2000, 1° svernamento di 2 ind. di Zigolo muciatto (Cava Faustini Nord) e 1 ind. di Zigolo nero (Laghetto Galoppini) .
Le particolari condizioni meteo del periodo, con giornate assolate e luminose , hanno certamente favorito le osservazioni nelle tre uscite effettuate.
Le temperature molto rigide specie al mattino, sono state costantemente sotto la media stagionale. Sono state visitate tutte le cave di cui alcune risultavano gelate. In totale lo sforzo di ricerca è stato di 24 ore.
Il Censimento al dormitorio di Cormorani e Ardeidi, localizzato come di consueto all’interno dello Svincolo A4 di Brescia centro, è stato facilitato dall’ottima visibilità. Anche quest’anno gli acquatici si sono concentrati sulle 3-4 cave più grandi così come era già avvenuto in altre annate fredde.
La scomparsa di alcuni incolti così come la “pulizia” avvenuta in alcuni siti ha condizionato la possibilità di rivedere i grandi stormi di passeriformi presenti nei precedenti censimenti. Sbancamenti e “pulizia” anche nelle cave acquisite dal Comune di Brescia per la realizzazione del Parco delle Cave , ambienti un tempo ricchi di biodiversità, che negli ultimi 10-20 anni avevano goduto dell’abbandono e della naturale ricrescita di vegetazione spontanea ora eliminata.
Con la scomparsa di questa fonte di cibo gradita a molti passeriformi le presenze sono risultate quasi azzerate.
Come di consueto è stato utilizzato il metodo di conteggio diretto di tutti gli individui osservati. E’ bene precisare che i dati ottenuti con questa ricerca presentano un grado di affidabilità e precisione variabile in base al comportamento e all’ecologia di diverse specie.
Tra questi come di consueto sono certamente risultati sottostimati i rallidi, (es. Porciglione e Gallinella d’acqua), così come altre specie elusive (es. Beccaccino e Beccaccia). Gli Aironi cenerini e i Cormorani, sono risultati poco mobili nell’area di studio, concentrandosi su tre cave o partendo per trasferimenti a lungo raggio in direzione S-SW verso il fiume Mella e la bassa pianura.
Un ringraziamento particolare ai collaboratori che mi hanno accompagnato con passione e competenza. In totale sono state contattate 64 specie di cui 2 sono specie aufughe certe o probabili. A queste vanno aggiunte le oche domestiche e le anatre germanate, definite come quelle oche o anatre di forma e dimensioni simili all’Oca selvatica e al Germano reale, ma distinguibili da essi in base al fenotipo, per la colorazione aberrante della forma selvatica, per dimensione fortemente alterata o per differenze nelle proporzioni delle diverse parti del corpo. Questi censimenti consentono di evidenziare e documentare con buona approssimazione le variazioni annuali della consistenza o dell’assenza delle numerose specie presenti, nella speranza che, in futuro, questi dati saranno utili per programmare corrette strategie di utilizzo e conservazione dell’area.
In totale nel gennaio 2017 sono stati censiti 2271 individui.

Check-list 2017 degli Uccelli Svernanti nella Zona Umida IWC Cave di San Polo / Brescia

Airone guardabuoi (Bubulcus ibis)

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