Monitoraggio del moscardino nel del Parco delle Cave

Il moscardino Muscardinus avellanarius è un roditore della famiglia dei gliridi, in Italia è presente in tutta la penisola, diffuso dal piano basale fino a quote di media montagna, è specie di interesse comunitario ai sensi della Direttiva 92/43/CEE.

Moscardino By Danielle Schwarz, CC BY-SA 3.0

Tra i Gliridi europei è quello di dimensioni minori.
Le orecchie sono piccole ed arrotondate, prive di pelo, gli occhi abbastanza grandi e prominenti. La colorazione del dorso e dei fianchi varia dal fulvo-giallastro al marrone-rossiccio e il ventre è di color crema tendente al bianco.  La coda è più corta del corpo, uniformemente pelosa e parzialmente prensile,
È una specie notturna strettamente arboricola, che trascorre gran parte del tempo sulle chiome degli alberi più bassi o dei cespugli.
Attivo da Marzo a Ottobre, trascorre l’inverno in letargo e all’uscita dall’ibernazione costruisce un nido sub-sferico di 8-15 cm di diametro nel folto dei cespugli, all’interno di cavità di tronchi o in vecchi nidi di uccelli. Mostra una buona propensione ad occupare anche i nidi artificiali.

Le principali minacce per lo stato di conservazione di questa specie sono la perdita e la frammentazione degli habitat.
Le siepi costituiscono i principali vettori di spostamento e sono di vitale importanza per garantire la sopravvivenza di una popolazione in un paesaggio frammentato. Per questo è fondamentale il loro ripristino e un’oculata gestione.

Nei prossimi giorni inizieremo un monitoraggio per appurare la presenza del moscardino all’interno del PLIS del Parco delle Cave di San Polo e Buffalora.
Il progetto prevede l’installazione di “nest tube” all’interno delle siepi più estese. Si tratta di “tubi”composti da un “vassoio” in legno estraibile e di “tubo nido” (realizzato in materiale plastico) che verranno fissati sotto i rami orizzontali a una distanza di circa 15-20m l’uno dall’altro ad altezze diverse con l’apertura rivolta verso il centro della siepe.
I tubi verranno controllati ogni due settimane e verranno raccolti i dati ambientali per ogni postazione.
In caso di occupazione il “nest tube” verrà sostituito con una cassetta nido permanente.